Oggi Ester vi porta…non così lontano! Parliamo della Brexit e dell’accordo definitivo che ne è scaturito, ma non ancora ratificato. Cosa c’è di nuovo?

L’accordo definitivo sulla Brexit

Per formalizzare questo sofferto (?) divorzio dall’Unione, il Regno Unito ha finalmente definito le milleducentoquarantasei pagine (siete riusciti a leggerlo tutto d’un fiato?). Ora il governo britannico ha concesso più tempo all’Unione per per ratificare formalmente l’accordo. Come racconta infatti AkaNews

Ho chiesto a Michael Gove di accettare – ha detto Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione Ue riferendosi al ministro senza portafoglio del governo di Boris Johnson – di estendere il periodo di applicazione provvisoria dell’accordo fino al 30 aprile. Come avrete visto questo pomeriggio, il Regno Unito ha accettato tramite la restituzione della lettera. Si tratta di un’estensione che permetterà la conclusione dell’accordo in tutte le 24 versioni autenticate.

Inoltre lo stesso Maros Sefcovic ha ricordato, sempre secondo la versione di AkaNews:

Siamo ormai a 10 settimane dalla nostra nuova relazione con il Regno Unito. Abbiamo già visto alcuni dei cambiamenti portati dalla Brexit – ha aggiunto – penso che ora sia chiaro a tutti che la nostra partnership con il Regno Unito sarà qualcosa di completamente nuovo”

La batosta della Brexit sugli immobili

Brexit

Questo divorzio non è un divorzio felice per molti: la Brexit, come ricorda il Sole 24 ore, ha portato una batosta considerevole sul settore immobiliare per gli italiani che vivono nel Regno Unito, nella forma della tanto temuta IVIE.

IL nome tecnico è IVIE ed è una tassa, tutta italiana, sulla proprietà di immobili. In realtà l’IVIE è sempre esistita, ma così insignificante da passare inosservata: fino a oggi un italiano che comprava un immobile all’estero pagava ogni anno lo 0,76% del valore catastale. Briciole. Ma con la Brexit, la Gran Bretagna non è più dentro alla Ue: non c’è più lo scambio automatico di informazioni del mercato unico. E dunque la mini IMU estera dello 0,76% non si basa più sulla rendita catastale, valore non più riconosciuto perché fuori area Ue, ma si calcola sul valore di mercato o sul prezzo di acquisto (il più basso tra i due)

La situazione poi peggiora in grandi città come Londra, come ricorda infatti sempre Il Sole 24 ore

Il prezzo medio per un appartamento con due camere da letto e una superficie di 70 metri quadrati si aggira attorno al milione di sterline: «Su un immobile con un valore di mercato di 1,5 milioni di sterline, e dunque una fascia media, un proprietario dovrà pagare circa 10mila sterline ogni anno

Segnali positivi?

Un segnale positivo potrebbe forse star arrivando: come racconta EuropaToday infatti

Il Regno Unito inizia la ripresa post-Brexit, mille società finanziarie Ue apriranno una sede a Londra. Secondo la società di consulenza finanziaria Bovill, circa mille società finanziarie dell’Unione europea stanno pensando di aprire per la prima volta degli uffici nel Regno Unito.

Poi conferma la possibilità di un segnale positivo in questa situazione:

Il Regno Unito inizia la ripresa post-Brexit, mille società finanziarie Ue apriranno una sede a Londra “Questi numeri sono la prova che Londra è destinata a rimanere un centro finanziario globale chiave”, ha dichiarato Mike Johnson, Managing Consultant della Bovill, secondo cui il business di queste nuove aziende in arrivo “dovrebbe fornire un gradito impulso al settore dei servizi, il motore dell’economia britannica”

L’opinione di Ester

Direi che ormai è chiaro a tutti che la Brexit è una faccenda più complicata di quello che si potrebbe pensare – le milleducentoquarantasei pagine parlano da sole. Abbiamo dovuto penare per quattro anni, e infine è arrivata.

Come saperne di più? Per un colpo d’occhio veloce sulla nuova situazione, basta dare una lettura all’articolo di AkaNews. Se invece stavate pensando di affittare nel Regno Unito, ripensateci…e leggete l’articolo del Sole 24 ore. Se invece volete stare ottimisti, vale la pena di leggere l’articolo di EuropaToday.

Buona Brexit!

Immagine di copertina: 2duerighe