Oggi Joy vi racconta il benessere…ma non quello fisico! Il benessere digitale è diventato un tema molto importante, soprattutto in questo periodo. Di cosa si tratta?

Cos’è il benessere digitale

Prima di parlare di benessere digitale parliamo del suo contrario: il burnout o la condizione di estremo stress che può portare un uso inconsapevole della tecnologia. In questo senso spiega bene la piattaforma Spremute digitali:

L’uso improprio della tecnologia accresce i livelli di stress e mette a rischio il work-life balance, risultando deleterio per la concentrazione e la creatività, ma anche controproducente, nel medio e lungo termine, per la produttività, la soddisfazione sul lavoro, l’impegno organizzativo

Il benessere digitale rappresenta uno stato di uso consapevole della tecnologia, che può portare anche a dei vantaggi:

Benessere digitale, dunque, vuol dire innanzitutto riconoscere i vantaggi della connettività. Questi possono essere di tipo “edonistico”, con riferimento al piacere che si prova, ad esempio, chattando con i colleghi o partecipando attivamente al social network aziendale; un piacere che però, è bene sottolineare, rimane sempre “sotto controllo”.

Come convivere con la tecnologia

benessere digitale

Per raggiungere questo stato di benessere digitale è quindi anzitutto importante esserne consapevoli. Più nello specifico Spremute digitali lo riconduce a tre fattori. Il primo è un fattore della persona, ovvero la possibilità di cadere in

stati di preoccupazione, come accade quando viviamo l’ansia di controllare continuamente le comunicazioni e di rispondere con urgenza alle e-mail

In secondo luogo bisogna tenere conto della proprietà della tecnologia:

In particolare, le tecnologie potrebbero avere un design ad hoc e funzioni specifiche, esplicitamente realizzati per promuovere il benessere digitale dell’utilizzatore.

Per esempio con i dati che identificano il tempo di utilizzo dei dispositivi. In ultimo è importante comprendere il contesto di dove e come le tecnologie vadano utilizzate:

 Siamo ormai permeati da una “cultura della connettività” che ha portato le persone ad essere sempre rintracciabili. In alcuni circostanze, tuttavia, è possibile gestire in modo più semplice la connettività, perché esistono regole più o meno esplicite al riguardo, come avviene nel caso in cui si partecipi a conferenze o riunioni formali online, dove l’impiego del cellulare viene percepito come mancato rispetto della netiquette.

L’opinione di Joy

Sembrerà banale, ma vale la pena ogni tanto staccarsi dallo schermo, tanto più se per motivi di lavoro ci dobbiamo stare attaccati tutto il giorno. Vale la pena sempre di trovare delle attività offline, che facciano anche riposare gli occhi, come una lettura, una passeggiata o un bagno caldo. Qualsiasi cosa che vi faccia stare meglio, anche senza tecnologia.

Per saperne di più sul tema, vi consiglio di leggere l’articolo di Spremute digitali, che va molto a fondo della questione.